Una vittoria schiacciante!

Oggi finisco di raccontarti il primo capito del libro Strategie di Business di Brian Tracy

Risposta competitiva
Anche Dario era un abile stratega. Inviò dei messaggeri alle decine di tribù che popolavano il suo impero e ordinò loro di radunare i migliori soldati in un luogo denominato Guagamela.

Aveva messo insieme il più grande esercito mai esistito al mondo – quasi un milione di uomini.

In tutta la storia, fino alla seconda guerra mondiale, non era mai stata riunita in un solo posto una forza così numerosa.

Quando seppe che Dario aveva radunato il suo esercito imponente a Guagamela, Alessandro levò immediatamente le tende è marcio su di esso.

Con i suoi 50.000 uomini (ai 22 mila di prima si erano aggiunti i soldati di altri regni conquistati), si presentò sul campo di battaglia così rapidamente da cogliere di sorpresa le forze persiane, quantomeno nell’immediato.

Sapevano tutti che il giorno dopo si sarebbe combattuta una delle più grandi battaglie della storia.

L’importanza di un piano
Alessandro era un grande comunicatore. Quella sera, radunò tutti i suoi comandanti intorno al fuoco per spiegare loro esattamente cosa intendeva fare il giorno dopo.

Disse loro che in realtà l’esercito di Dario non era una forza compatta né omogenea.

Era una miscela di piccoli e grandi eserciti, provenienti da 30 tribù ed allievi militari di tutto l’impero, che parlavano lingue diverse, avevano culture diverse, impiegavano tattiche diverse e usavano strutture di comando diverse.

L’unica cosa che avevano in comune era la fedeltà a Dario.

Alessandro era convinto che se il giorno dopo fosse capitato qualcosa a Dario, le sue Armate non avrebbero continuato a combattere con la stessa determinazione e con lo stesso spirito di corpo; anzi, avrebbero cominciato a dividersi, a ritirarsi e a fuggire in tutte le direzioni.

Il suo piano era attaccare al centro dello schieramento difensivo persiano e uccidere Dario.

Prendi l’iniziativa
Il giorno della Battaglia, Dario mise in campo un’autentica Muraglia umana – un milione di uomini che avrebbero dovuto avanzare schiacciando i macedoni.

Alessandro schierò il suo esercito in un modo un po’ diverso. Usò una strategia che non si era mai vista prima in battaglia: la ” formazione obliqua”.

Invece di fronteggiare faccia a faccia all’esercito, Dario i suoi soldati si schierarono ad angolo retto e alla destra della Muraglia umana, lasciandosi più spazio per manovrare.

Poi, poco prima che iniziasse la battaglia, Alessandro ordinò al suo esercito di spostarsi verso destra, in direzione del terreno accidentato su cui i suoi soldati e la sua cavalleria avrebbero avuto un vantaggio e le bighe di Dario sarebbero stati inutilizzabili.

Quando Alessandro fece spostare lateralmente il suo esercito, Dario rimase interdetto. Ordinò alle sue truppe di spostarsi lateralmente per continuare a fronteggiare i macedoni.

Quell’ordine imprevisto creò confusione nei ranghi dell’esercito persiano. Poi Dario ordinò alla prima linea – formata dalle bighe – di attaccare per spezzare il fronte dei Macedoni; ma i carri persiani furono subissati da una pioggia di 2000 giavellotti scagliati dai macedoni, che ne misero fuori uso almeno metà.

In tutta quella confusione l’esercito di Alessandro, continuò a spostarsi verso destra, prontamente imitato dall’esercito di Dario che avrebbe dovuto continuare a fronteggiarlo.

Improvvisamente si aprì un varco nella prima linea della fanteria persiana, poco lontano dalla postazione del l’imperatore.

Alessandro capì che quello era il momento giusto.

Sfruttando la confusione e la polvere sollevata dai carri persiani, corse al volo l’opportunità.

Si rivolse alla cavalleria e disse: ” avanti! Andiamo a uccidere Dario!” poi si lanciò a testa bassa verso il centro dell’esercito persiano.

Era una strategia brillante. L’unica parte dell’intero esercito persiano di Dario in grado di resistere ad Alessandro era il piccolo contingente che lo fronteggiava direttamente. Tutto il resto di quel mostruoso esercito da un milione di uomini era nell’impossibilità di intervenire: non aveva più nessuno da combattere.

Fai l’inaspettato
Dario era scioccato. Non aveva previsto un attacco diretto alla sua persona. Sotto la guida di Alessandro, la cavalleria macedone stava facendo a pezzi il fronte difensivo dei Persiani e si dirigeva a tutta velocità sulla postazione di Dario, che balzò in sella a una giumenta e si allontanò dal campo di battaglia circondato dai suoi primi ufficiali.

Il resto degli eserciti persiani non aveva idea di ciò che stesse accadendo in mezzo alla polvere e alla confusione.

Ma si diffuse istantaneamente la voce che Alessandro avesse sfondato al centro e che Dario fosse fuggito.

La strategia di Alessandro era stata corretta. I Persiani avevano cominciato a dividersi; si erano dispersi ed erano fuggiti in tutte le direzioni, cadendo gli uni sugli altri nel tentativo di salvarsi. A quel punto, Alessandro, che aveva previsto tutti questi eventi, ordino alle sue truppe di avanzare.

Il nucleo principale del suo esercito, la cosiddetta falange, dotata di spade e di lance, iniziò ad attraversare le linee dei Persiani come una falciatrice, massacrandoli a migliaia.

Una sola grande strategia cambiò il mondo
Alla fine della giornata i Persiani avevano perso 400.000 uomini.

Fu una delle battaglie più sanguinose di tutta la storia del genere umano.

I macedoni agli ordini di Alessandro persero solo 1247 uomini.

E Alessandro, all’età di 23 anni, divenne il padrone incontrastato del mondo intero.
Con questa pillola terminiamo questo racconto.

Sicuramente ti ha dato già diversi spunti da applicare al tuo business (o alla tua vita), domani analizzeremo insieme i punti principali.

Nel frattempo puoi iniziare a ragionare con la tua testa. Come potrebbero aiutarti queste strategie nel tuo lavoro?

A me vengono in mente un milione di idee, domani ti parlerò di quelle che ritengo più importanti!

A domani

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