Se sei un imprenditore o stai avviando un business, devi accettare il fatto di non poter fare tutto da solo.
Sono richieste troppe competenze diverse perché una persona da sola le possa padroneggiare tutte, e anche se si mettesse a studiare giorno e notte, tempo di averle apprese molte di esse sarebbero già obsolete.
Devi quindi circondarti di persone in gamba in grado di svolgere al meglio il proprio lavoro: o soci capaci, o collaboratori/dipendenti a cui delegare.
Qualche settimana fa ti ho parlato dell’importanza di delegare per “comprare” tempo, e voglio trattare nuovamente questo argomento prendendo spunto dal libro “Delegare & Coordinare” di Brian Tracy.
“Molti dedicano mesi e anni a sviluppare un set di competenze che dovrebbero consentire loro di fare bella figura, essere promossi e farsi dare dei collaboratori. Il problema è che, sapendo fare bene un determinato lavoro ci si crea una zona di comfort in cui si vorrebbe stare sempre.
Qui la regola è piuttosto semplice: dovresti delegare tutto ciò che hai imparato bene, e metterti a fare qualcos’altro.
La padronanza di quel lavoro ti ha permesso di crescere e di cambiare ruolo. Adesso andrebbe insegnato e affidato a qualcun altro. Non dovresti svolgere dei compiti routinari che puoi tranquillamente affidare a un’altra persona.
Metti in atto la “regola del 70%”.
Se qualcun altro è in grado di fare il lavoro con una qualità non inferiore al 70% della tua, delegalo a lui o a lei.
Tieni per te i pochi lavori che puoi fare solo e soltanto tua.
La nostra tendenza naturale è cercare di fare i lavori che ci piacciono, quelli che ci hanno portato dove siamo oggi, e poi tenerceli ben stretti. Invece dovresti delegare i lavori che padroneggi, in modo da poterti dedicare a compiti che richiedono più intelligenza, più competenze e più abilità.“
Questo piccolo libro descrive 21 metodi per delegare in maniera efficace, e qui sopra ho ricopiato parte del primo capitolo.
Mi ha infatti colpito moltissimo la regola del 70%.
Quante volte non hai delegato perché sapevi che la persona non avrebbe fatto il lavoro bene quanto lo avresti fatto tu?
A me è successo spesso, e altrettante volte mi sono chiesto quale fosse il limite accettabile per delegare comunque il lavoro.
Tra me e me pensavo: “Se lo fa bene al 99% alla fine va bene lo stesso“. Un ragionamento che forse condividi.
Scommetto che delegheresti un lavoro sapendo che verrà fatto al 99% di come lo avresti fatto te, ma senza che tu debba muovere un dito.
Brian Tracy afferma che un valore accettabile è del 70%.
Delegare ci libera tempo permettendoci di fare altre cose, di lavorare su altri progetti, gestire altri collaboratori o di imparare nuove competenze.
Personalmente credo che per alcuni lavori una qualità del 70% non sia sufficiente, però possiamo studiare quale sia una percentuale accettabile e fare in modo che i nostri collaboratori la rispettino.
Pensaci su.
Qual è la qualità che saresti disposto ad accettare per liberare il tuo tempo?
Pensa anche a quante cose potresti fare con quel tempo guadagnato!
Può sembrare una domanda banale, ma chiediti davvero quanto vale il tuo tempo, quante cose potresti fare, sia in ambito lavorativo che privato, una volta che ne avrai di più a tua disposizione!
Quanto tempo in più avresti delegando parte dei tuoi lavori?
Non ignorare questa domanda, dedicale qualche secondo e sono sicuro che ti verrà voglia di delegare 🙂
A domani
P.s. Una considerazione che potresti fare è quella che è più il tempo che ci metti ad insegnare che a farlo da solo. È vero… ma insegnato una volta quante volte si ripeterà questo stesso lavoro che non richiederà più te?
Ti lascio il link di questo libricino che sembra essere un piccolo gioiello (Il Giardino dei Libri – Amazon). Ho scritto sembra perché non l’ho ancora terminato, ma mi sembra abbastanza valido da trattare altri capitoli nei prossimi giorni!
Qualche settimana fa ti ho parlato dell’importanza di delegare per “comprare” tempo, e voglio trattare nuovamente questo argomento prendendo spunto dal libro “Delegare & Coordinare” di Brian Tracy.
“Molti dedicano mesi e anni a sviluppare un set di competenze che dovrebbero consentire loro di fare bella figura, essere promossi e farsi dare dei collaboratori. Il problema è che, sapendo fare bene un determinato lavoro ci si crea una zona di comfort in cui si vorrebbe stare sempre.
Qui la regola è piuttosto semplice: dovresti delegare tutto ciò che hai imparato bene, e metterti a fare qualcos’altro.
La padronanza di quel lavoro ti ha permesso di crescere e di cambiare ruolo. Adesso andrebbe insegnato e affidato a qualcun altro. Non dovresti svolgere dei compiti routinari che puoi tranquillamente affidare a un’altra persona.
Metti in atto la “regola del 70%”.
Se qualcun altro è in grado di fare il lavoro con una qualità non inferiore al 70% della tua, delegalo a lui o a lei.
Tieni per te i pochi lavori che puoi fare solo e soltanto tua.
La nostra tendenza naturale è cercare di fare i lavori che ci piacciono, quelli che ci hanno portato dove siamo oggi, e poi tenerceli ben stretti. Invece dovresti delegare i lavori che padroneggi, in modo da poterti dedicare a compiti che richiedono più intelligenza, più competenze e più abilità.“
Questo piccolo libro descrive 21 metodi per delegare in maniera efficace, e qui sopra ho ricopiato parte del primo capitolo.
Mi ha infatti colpito moltissimo la regola del 70%.
Quante volte non hai delegato perché sapevi che la persona non avrebbe fatto il lavoro bene quanto lo avresti fatto tu?
A me è successo spesso, e altrettante volte mi sono chiesto quale fosse il limite accettabile per delegare comunque il lavoro.
Tra me e me pensavo: “Se lo fa bene al 99% alla fine va bene lo stesso“. Un ragionamento che forse condividi.
Scommetto che delegheresti un lavoro sapendo che verrà fatto al 99% di come lo avresti fatto te, ma senza che tu debba muovere un dito.
Brian Tracy afferma che un valore accettabile è del 70%.
Delegare ci libera tempo permettendoci di fare altre cose, di lavorare su altri progetti, gestire altri collaboratori o di imparare nuove competenze.
Personalmente credo che per alcuni lavori una qualità del 70% non sia sufficiente, però possiamo studiare quale sia una percentuale accettabile e fare in modo che i nostri collaboratori la rispettino.
Pensaci su.
Qual è la qualità che saresti disposto ad accettare per liberare il tuo tempo?
Pensa anche a quante cose potresti fare con quel tempo guadagnato!
Può sembrare una domanda banale, ma chiediti davvero quanto vale il tuo tempo, quante cose potresti fare, sia in ambito lavorativo che privato, una volta che ne avrai di più a tua disposizione!
Quanto tempo in più avresti delegando parte dei tuoi lavori?
Non ignorare questa domanda, dedicale qualche secondo e sono sicuro che ti verrà voglia di delegare 🙂
A domani
P.s. Una considerazione che potresti fare è quella che è più il tempo che ci metti ad insegnare che a farlo da solo. È vero… ma insegnato una volta quante volte si ripeterà questo stesso lavoro che non richiederà più te?
Ti lascio il link di questo libricino che sembra essere un piccolo gioiello (Il Giardino dei Libri – Amazon). Ho scritto sembra perché non l’ho ancora terminato, ma mi sembra abbastanza valido da trattare altri capitoli nei prossimi giorni!
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