Padre ricco padre povero è probabilmente il libro più conosciuto di Kiyosaki, secondo solo a "I quadranti del cashflow," il libro che ha cambiato il modo di vivere di milioni di persone. Un vero MUST per chi si approccia agli argomenti legati alla libertà finanziaria.
Il titolo del libro deriva dalle due figure paterne dell’autore:
- il padre povero (biologico): un gran lavoratore che per tutta la vita ha fatto l’insegnante alle Hawaii;
- il padre ricco: un imprenditore amico del padre che invece svolgeva un lavoro autonomo).
I due avevano visioni totalmente diversi nel modo di pensare: il primo era convinto che Kiyosaki dovesse studiare tanto per lavorare in un’azienda, non era amante del rischio e che la casa fosse il bene più importante.
Il secondo al contrario sosteneva che dovesse studiare tanto per comprarsi un’azienda propria, era amante del rischio ed era convinto che la casa fosse un pessimo investimento non genera entrate ma solo uscite, che il denaro è simbolo di potere e che l’istruzione finanziaria sia la migliore arma. i soldi si guadagnano e si spendono, ma se ne si conosce il modello di funzionamento si può costruire ricchezza facendo LAVORARE il denaro.
A nove anni, il piccolo Kiyosaki decise di ascoltare i consiglii del genitore ricco e di seguire i suoi insegnamenti. Imparò quindi 6 lezioni che gli cambiarono la vita.
Lezione 1: Il ricco non lavora per denaro, fa in modo che il denaro lavori per lui
La carriera dell’autore inizia quando con il suo amico Mike (il figlio del papà ricco) decide di stampare moneta fondendo il piombo.
Quando i due vengono scoperti decidono di lavorare per 10 centesimi all'ora per il padre di Mike. Qui si rendono conto che la paga è bassa e apprendono che lavorando per denaro si è legati al tempo, la libertà si ha invece quando i guadagni sono slegati dal tempo (vedi comandamento del tempo).
Lezione 2: Conoscere le basi dell'economia
Conoscere le basi dell’economia è lo step iniziale che porta alla ricchezza, è necessario conoscere la differenza tra attività e passività.
- I ricchi acquistano attività.
- I poveri e la classe media passività.
Le attività producono entrate, le passività uscite di denaro.
Quando aumentano le entrate, i "poveri" comprano passività, case, automobili, grossi televisori, questo porta a lavorare di più per avere più denaro e allo stesso tempo ad indebitarsi costringendo a lavorare in maniera ancora maggiore.
I ricchi diventano sempre più ricchi perché spendono in attività, che a loro volta generano dei profitti.
I poveri e la classe media al contrario, per generare denaro sono costretti a dedicare il proprio tempo nel lavoro per ottenere in cambio del denaro. Di fatto vendono il loro tempo in cambio di soldi.
Lezione 3: Cura i tuoi interessi
Con questa lezione il papà ricco insegna ai due ragazzi a costruire e mantenere florida la propria situazione finanziaria.
Prima è necessario guadagnare abbastanza soldi per permettere al denaro di lavorare in autonomia.
Solo quando si ha una situazione finanziaria di un certo livello si può spendere denaro per acquistare beni di lusso (passività), in modo tale che queste uscite non superino mai le entrate. Questo è il segreto della ricchezza.
Lezione 4: Le tasse e il potere delle aziende
In questo capitolo Kiyosaki analizza la contabilità, l’investimento, la comprensione del mercato, e le leggi in modo tale da avere vantaggi sulla tassazione, e protezione in caso di controversie legali.
In breve i ricchi prima GUADAGNANO poi SPENDONO ed infine PAGANO LE TASSE.
I poveri e la classe media prima GUADAGNANO poi PAGANO LE TASSE ed infine SPENDONO.
Nonostante i luoghi comuni sostengano l'idea di "pagare tutti per pagare meno", le classi che pagano più tasse sono la classe media e la classe povera.
Lezione 5: I ricchi inventano il denaro
Esistono due tipi di investitori: quelli che comprano pacchetti d’investimenti chiamando un professionista per compiere le pratiche e quelli che creano i propri investimenti sviluppando tre capacità finanziare:
- Trovare opportunità che sfuggono agli altri.
- Sapersi procurare il denaro.
- Lavorare con persone più intelligenti (finanziariamente) di loro.
Kiyosaki in questo capitolo descrive il suo business della compravendita di immobili presi all'asta ad un prezzo molto inferiore rispetto al valore reale che gli ha permesso di generare grossi guadagni in breve tempo pur non avendo grosse quantità di denaro a disposizione.
Lezione 6: Lavora per imparare, non lavorare per il denaro
Considerando che i dipendenti lavorano il minimo indispensabile per non essere licenziati e i proprietari pagano il minimo indispensabile affinché i dipendenti non si licenzino i lavoratori si ritrovano in una posizione stazionaria.
Il padre ricco consiglia invece di cercare un lavoro solo dopo aver acquisito determinate capacità che ti permettano di non essere intrappolato nella ruota del criceto, ovvero di non dover lavorare per denaro.
Le capacità più importanti riguardano: gestione del flusso di cassa, gestione del sistema, gestione delle persone, specializzazioni nella vendita e nel marketing.
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5 consigli del padre ricco
1. Anche i ricchi hanno paura di perdere denaro
Tutti hanno paura di perderlo anche i più ricchi, la differenza tra le persone di successo e chi invece non lo è la gestione della paura.
Il fallimento fa parte del mestiere, chi non ha mai fallito è perché non si è mai messo in gioco.
Perdere permette di imparare e fornisce l’esperienza che si porta avanti poi in futuro. Il fallimento ispira i vincitori ed annienta i perdenti.
2. I ricchi hanno la mente aperta
Quando si vede un’opportunità di investimento vantaggiosa non bisogna perdere tempo.
Avere una mente aperta ci permette di cogliere le giuste opportunità, una mente chiusa al contrario ci farà perdere tante occasioni.
3. I ricchi "stanno sul pezzo"
- Non essere pigro, perderai occasioni.
- Affronta le difficoltà, diventerai più bravo.
- Prenditi le tue responsabilità, sbagliando si impara.
- Non procrastinare, costruisci il tuo futuro.
4. Gli imprenditori non si fermano mai
La strada del successo è fatta da piccoli passi che vanno affrontati ogni giorno fino a che non si raggiunge il traguardo.
Una volta raggiunto, non bisogna fermarsi onde evitare di perdere quello che si è raggiunto con grossi sacrifici.
5. I ricchi sono umili
L'arroganza è l’ego sommato all'ignoranza. Quello che conosci ti permette di fare soldi, quello che non conosci te li fa perdere.
Quando sai di essere ignorante informati o con libri, corsi o frequentando un esperto del campo.
La tua conoscenza è il tuo vero valore.
Soldi o ricchezza? Padre povero o padre ricco?
Secondo Kiyosaki la differenza tra i soldi e la ricchezza è dovuta al fatto che i soldi sono il risultato della ricchezza o del valore reale, e talvolta ne sono semplicemente il simbolo.
È reale solo ciò che genera soldi: un’attività con delle entrate maggiori dei costi, una proprietà immobiliare che genera una rendita maggiore dell’ipoteca e delle spese di mantenimento, un lavoro creativo o intellettuale (libro, film, brano musicale) che permette di percepire dei diritti d’autore.
I poveri e la classe media lavorano convinti che il denaro (la busta paga) sia l’unica cosa importante; ciò equivale alla “sicurezza”.
I ricchi, al contrario, non si focalizzano sullo stipendio che guadagnano con un lavoro, sono maggiormente interessati a qualcosa che produca, denaro, e che continuerà a farlo anche quando loro non ci saranno più. Invece di un impiego, cercano sempre delle attività che costituiscano una fonte di guadagno aggiuntiva.
Come affermava il padre ricco: “se cerchi il denaro e la sicurezza, quello che otterrai sarà solo questo”. In altre parole, potreste guadagnare dei “soldi”, ma senza raggiungere la libertà finanziaria.
La differenza fondamentale fra i ricchi e i poveri e la classe media è che i ricchi conoscono la differenza fra un’attività e una passività.
Qualsiasi cosa generi denaro è un’attività.
Qualsiasi altra cosa in vostro possesso, anche se ritenete che sia un’attività, la casa, la macchina o il vostro costoso set di mazze da golf, è con tutta probabilità una passività: sottrae soldi alle vostre tasche essendo continuamente soggetto di spese di gestione: l'IMU, il bollo, la benzina, l’assicurazione o la manutenzione.
Chi non si intende di denaro è facilmente riconoscibile: si vanta della propria busta paga.
Per ricchi, ciò che si guadagna attraverso lo stipendio è quasi irrilevante, contano di più gli introiti che derivano da beni che non devono neppure essere seguiti direttamente per generare denaro. Bisogna imparare a far lavorare il denaro, non lavorare per esso.
Un povero non sa nemmeno controllare il denaro. Il 95% delle persone che vince alla lotteria o ottengono una cospicua eredità, perdono (o dovrei dire finiscono) il denaro nel giro di cinque anni al massimo.
In situazioni del genere, qualsiasi carenza a a livello di conoscenze finanziarie o di autodisciplina risulta accentuata.
Per questo è facile capire che dare i soldi ad un povero è inutile, tornerà povero.
Per diventare ricchi è inoltre fondamentale saper eliminare la paura e l'avidità nei momenti in cui prendiamo delle decisioni. Non dobbiamo concludere un affare mossi da paura o da avidità, il risultato potrebbe essere catastrofico.
- La conoscenza di se stessi è vitale per il nostro futuro.
- La ricchezza va di pari passo con la crescita personale.
- Le competenze sono alla base del successo di qualunque settore.
Padre ricco padre povero: conclusione
Questo libro apre letteralmente la mente. Ti permette di riflettere non soltanto sugli investimenti, sulle attività e sulle passività, ma anche sul nostro atteggiamento nei confronti del lavoro e della vita.
Kiyosaki sostiene che la paura esercita un’influenza primaria nella vita economica e personale delle persone. Siamo influenzati dal nostro atteggiamento nei confronti del denaro, e il nostro atteggiamento nei confronti del denaro è modellato dalla nostra paura.
Quando riuscirai a modificare il tuo atteggiamento rispetto al rischio e alla ricchezza, potrai iniziare a pensare, ad agire e a vivere come un vero ricco.
Un buon testo per chi vuole migliorare a lungo termine la propria situazione finanziaria, apre la mente sui concetti di attività e di passività che ognuno di noi dovrebbe conoscere.
Ricorda: ricco è un modo di vivere, non la definizione data da un conto in banca!
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