Oggi voglio parlarti di un libro molto conosciuto, un classico, scritto nel 1998 che ha venduto più di 26 milioni di copie ed è stato tradotto in 37 lingue.
Forse lo conosci già, si intitola “Chi ha spostato il mio formaggio?“.
Racconta la storia di due topolini e di due gnomi che vivono dentro un labirinto, all’interno del quale si muovono alla ricerca del formaggio che gli permette di sopravvivere.
Un bel giorno, trovano un’enorme stanza piena del loro formaggio preferito, una fonte inesauribile di cibo!
“Questo formaggio ce lo siamo proprio guadagnato. Trovarlo ci è costato un sacco di tempo e molta fatica“ – disse Tentenna, uno dei due gnomi.
Lui e Ridolino, l’altro gnomo, si trasferirono in quella zona, nella quale costruirono una vera vita sociale.
La comodità aveva vinto! Non dovevano più addentrarsi nel labirinto e affrontare chissà quale pericolo, avevano finalmente tutto il formaggio che desideravano.
“Ma pian piano la sicurezza di Tentenna e Ridolino si trasformò nell’arroganza che talvolta nasce dal successo, e i due gnomi diventarono così sicuri del fatto loro da non prestare attenzione a ciò che stava avvenendo sotto i loro occhi“.
I due topolini al contrario, Nasofino e Trottolino continuarono la loro solita vita. Ogni giorno partivano alla ricerca di nuovi formaggi e cercavano ogni minimo segno di cambiamento.
Una mattina, Tentenna e Ridolino fecero una scoperta a dir poco allarmante!
Il formaggio non c’era più!
I due topolini non si preoccuparono più di tanto, avevano già notato il cambiamento che stava per arrivare ed addentrarono nel labirinto alla ricerca di altro formaggio. Come ogni giorno.
Tentenna invece andò in crisi: “Dov’è finito il mio formaggio? Non è giusto! Abbiamo dei diritti! La colpa è di qualcun’altro e quindi dovremmo ottenere qualcosa in cambio, una sorta di indennizzo.”
Ridolino provò a convincere Tentenna ad andare a cercare nuovo formaggio, a seguire i topolini ma lui fu irremovibile. Voleva capire cos’era successo, il labirinto era pericoloso e ormai era troppo vecchio per rischiare!
Ogni mattina si svegliava, andava nella stanza che una volta conteneva il formaggio e aspettava… aspettava.. aspettava..
Questa è più o meno la storia… senza la parte finale, ti lascio un po’ col dubbio per invogliarti a leggerlo 🙂
E’ un libro breve, io lessi per intero durante un volo a New York.
Il formaggio di questa storia rappresenta i nostri desideri, le nostre aspirazioni, il labirinto invece è la vita, con i suoi pericoli e la sua imprevedibilità.
I topolini avevano intuito il cambiamento che stava per arrivare e non si sono lasciati cogliere impreparati.
Gli gnomi invece, da bravi abitudinari, non si erano accorti di nulla, trovandosi da un giorno all’altro senza più formaggio. E in seguito, aspettando che il formaggio riapparisse magicamente.
E’ una vera metafora della vita, leggendo questo libro ritroverai il comportamento di qualche tuo conoscente, e probabilmente anche il tuo.
Ma ti ho scritto tutta questa presentazione, questa specie di riassunto, per parlarti del cambiamento, specificatamente nell’ambito lavorativo.
Ai nostri giorni è molto difficile trovare un formaggio in grado di sfamarci per tutta la vita, cioè un posto di lavoro che ci porterà alla pensione.
Molte persone sono senza lavoro, si lamentano, dicono che meriterebbero un lavoro, giorno dopo giorno continuano a lamentarsi senza fare nulla.
Come Tentenna, aspettano che il formaggio ritorni magicamente da solo.
Viviamo in un mondo in cui il cambiamento è all’ordine del giorno, dobbiamo imparare ad adattarci, non possiamo sperare che il formaggio ci arrivi da solo.
Non possiamo aspettare che qualcuno lo faccia per noi! Dobbiamo prendere in mano la nostra vita.
Per questo dobbiamo iniziare a muovere i primi passi all’interno del labirinto, a fare qualcosa che non abbiamo mai fatto.
Ridolino, durante la sua “trasformazione” scrive alcuni appunti, te ne riporto tre che ritengo davvero importanti:
“E’ meno pericoloso affrontare il labirinto che rimanere senza formaggio“
“Se segui le tue vecchie convinzioni non arriverai mai al nuovo formaggio“
“Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti, ti sarà più facile adattarti a quelli grandi quando arriveranno“
Sembra tutto facile e ovvio, ma in quanti si accorgono che il lavoro, inteso come una volta, sta man mano scomparendo?
In quanti fanno qualcosa per preparasi a questa evenienza?
In quanti si stanno preparando agli inevitabili cambiamenti che stanno arrivando?
Come sempre… riflettici sopra!
P.s. Questa storia non si adatta solamente al lavoro, come ti ho scritto sopra riguarda tutta la nostra vita.
Il cambiamento viene solitamente visto come qualcosa di brutto, mentre dovrebbe essere affrontato con serenità.
Se affrontato in tempo infatti, porta quasi sempre a dei miglioramenti della nostra vita!
Al contrario, se aspettiamo che il formaggio finisca, saremo in balia degli eventi!
Ti lascio il link di questo libro: Il Giardino dei libri – Amazon, nonostante sia raccontato come una favola riesce a farci riflettere profondamente e a trasmetterci dei valori profondi riguardanti la nostra vita. Te lo consiglio!
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